Cosa significa saper cucinare? Sul piano di realtà, conoscere le tecniche culinarie e saper fare la spesa, innanzi tutto. Queste conoscenze – più o meno consapevolmente – di solito si acquisiscono sul campo: sappiamo friggere perché una o più volte abbiamo fritto le patate chiedendo prima a un parente o un amico come fare, poi abbiamo affrontato gli imprevisti, abbiamo riprovato e finalmente abbiamo raggiunto la perfezione. Sappiamo scegliere i carciofi perché qualche volta abbiamo accompagnato la mamma o la nonna al mercato e ci hanno indottrinati per benino. Oppure sappiamo cucinare perchè – più semplicemente sul piano teorico e meno su quello pratico – a casa a imbandire la tavola dobbiamo pensarci noi.
Può accadere tuttavia che la persona che ha imparato a friggere bene le patate non si renda conto di poter – con pochi accorgimenti – friggere come si deve il mondo intero (ma sarebbe preferibile di no), e che chi sa scegliere i carciofi non si chieda come poter diventare altrettanto bravo a scegliere, per dire, le zucchine o il pesce.
La conoscenza culinaria nella maggior parte dei casi ci riviene dall’esperienza domestica: nelle case dove c’è un ‘fenomeno’ della cucina di solito non si tocca palla, nel senso che cucina il campione e nessun altro; nelle case dove non c’è nessuna cultura culinaria, si disimpara invece di imparare; nelle case più comuni, dove tutti si lavora e ci si da una mano, si imparano alcune nozioni di base per la cucina di tutti i giorni e le (preziose) ricette della tradizione familiare, e poi chi ha passione si dedica di volta in volta a ricette più complesse, magari per qualche occasione, così aumentando le frecce – ossia i piatti forti – al proprio arco. Le difficoltà in cui ci imbattiamo le sbrogliamo di volta in volta, come si fa generalmente nel lavoro, così aumentando la nostra esperienza, o in altre parole formandoci una cultura culinaria via via più ampia, ma spesso poco organica.
Ai tempi delle nostre nonne le cose andavano diversamente: la casa era oggetto di attenzione più metodica, e perfino di studio con materie quali l’economia domestica. Fare bene la spesa e farla fruttare nel modo migliore erano temi centrali, oltre che di stretta necessità. La stagionalità dei cibi era un tema centrale: pensiamo qui ad esempio alla – oggi desueta – preparazione delle conserve.
Con i rivolgimenti sociali del dopoguerra – il lavoro femminile, il boom economico, l’aumentata disponibilità di prodotti anche fuori stagione, e via dicendo – è andato in gran parte disperso quel patrimonio di conoscenze: ricordo signore della generazione delle nostre mamme che dal macellaio compravano solo bistecche e fettine, raccomandandosi unicamente che la carne fosse magra e bella (come una modella). A maggior ragione oggi che la disponibilità di prodotti è praticamente infinita e continua, il labirinto in cui ci muoviamo si è infittito; e con il recente dilagare della passione per la cucina si è avuto un fiorire di proposte culinarie, le più varie, aumentando la confusione del sistema; infine, con la crisi economica il cerchio si è chiuso, e il tema di saper fare bene la spesa e farla fruttare bene è tornato di prepotente attualità.
L’idea di questo sito nasce da qui, e poggia sul presupposto che l’imparare a cucinare meglio sia, semplicemente, il mezzo più lineare per poter mangiare meglio e spendere meno.
Quel che ci si propone qui è dunque di rispondere all’esigenza di acquisire o integrare le conoscenze culinarie di base, in maniera quanto più possibilmente organica, anche nell’intimo della propria casa. Naturalmente, qui ci si rivolge ai cuochi dilettanti che nella loro cucina domestica cucinano ogni giorno per la famiglia e per gli amici , e si fa appello al buonsenso e alla conoscenza, sia quella perduta – da recuperare per quunto possibile – che quella portata dal progresso.
Ai lettori rivolgo la preghiera di inviarmi tutti i suggerimenti che vorranno per correggerne o migliorare il contenuto del sito, e auguro che la fruizione e la consultazione del sito sia piacevole, proficua e ricca di armoniose sorprese.
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